Bere latte?

Un nuovo studio svedese ha correlato l’assunzione di latte vaccino ad un aumento dell’incidenza di fratture ossee. Lo studio ha coinvolto 60.000 donne per 20 anni e 15.000 uomini per 15 anni.

Vanno sempre più aumentando gli studi che contraddicono quanto dato per scontato fino a poco tempo fa e cioè che l’assunzione di latte vaccino (di mucca) consente di prevenire l’osteoporosi e le fratture ossee. Come spiega bene la nutrizionista Margie King suGreenMedInfo, lo studio svedese ha analizzato le abitudini alimentari di 60.000 donne per 20 anni e 15.000 uomini per 15 anni.

I ricercatori hanno riscontrato che bere latte non abbassa affatto il rischio di fratture ossee, anzi le donne che bevevano tre bicchieri al giorno di latte hanno riportato più fratture, il 60% in più di rischio di frattura dell’anca e un 16% in più per fratture in generale rispetto alle donne che bevevano meno di 1 bicchiere di latte al giorno. Ma c’è di peggio: un altro studio ha attestato anche un aumento del rischio di morte per varie cause in caso di elevato consumo di latte vaccino. Per ogni bicchiere di latte in più bevuto ogni giorno, le donne avevano un rischio maggiore del 15% di morte e gli uomini del 3%.

I ricercatori hanno scoperto che chi beve latte ha più biomarcatori per lo stress ossidativo e le infiammazioni e pensano che la causa siano i due zuccheri del latte­ – lattosio e galattosio. Hanno sottolineato come basse dosi di D-galattosio siano spesso somministrate ad animali da laboratorio per indurre invecchiamento e gli studi correlano il D-galattosio a una minore durata della vita, a stress ossidativo, a infiammazioni croniche , neurodegenerazione, diminuita risposta immunitaria e modifiche nella trascrizione genetica. La dose usata su questi animali è equivalente nell’uomo alla quantità contenuta in uno-due bicchieri di latte al giorno.

Quali sono allora i cibi che garantiscono ossa forti? Per Margie King esiste una top ten.

Yogurt.
Lo studio svedese ha scoperto che il latte fermentato ha l’effetto opposto sulle ossa rispetto al latte. Per ogni porzione di latte fermentato (yogurt, kefir, panna acida) le donne riducono l’incidenza di frattura dell’anca e morte dal 10 al 15%.

Formaggio.
Anche il formaggio pare diminuire il rischio di fratture e morte. È ricco anche di vitamina K2, essenziale per le ossa forti. Da preferire i formaggi tradizionali, no a quelli industriali.

Natto
Si tratta di soia fermentata, molto popolare in Asia; anche il natto è ricco di vitamina K2. In uno studio su 72 donne in premenopausa è emerso che chi mangiava più natto aveva una migliore formazione delle ossa. E l’universtà di Tokyo ha concluso che il consumo di natto può contribuire a diminuire il rischio di fratture.

Tè verde.
Il Mediterranean Osteoporosis Study ha mostrato che bere fino a 3 tazze di tè al giorno è associato a una riduzione del 30% del rischio di frattura all’anca nelle donne. Ricercatori della Texas Tech University hanno dimostrato che 500 mg di tè verde, grazie ai polifenoli, migliorano la salte delle ossa dopo tre mesi e la forza muscolare dopo sei. Il tè verde supporta l’attività di costruzione delle ossa e reprime la disgregazione delle ossa stesse.

Prugne.
La Florida State University ha misurato la densità ossea in 100 donne in menopausa per oltre 1 anno. Metà avevano detto di mangiare dieci prugne secche al giorno, le altre metà mele essicate. I ricercatori hanno scoperto che chi mangiava le prugne aveva una densità minerale delle ossa più elevata. Altri studi hanno dimostrato che le prugne secche rallentano la perdita ossea.

Melograno.
I melograni sono noti per alleviare i sintmi della menopausa, inclusa la perdita ossea. In uno studio del 2004 pubblicato sul Journal of Ethnopharmacology, i topi cui erano state rimosse le ovaie aveva una perdita ossea più veloce, ma quando sono stati nutriti con succo e semi di melograno per 2 settimane, la demineralizzazione ossea è regredita tornando a livelli normali.

Arance.
Anche la carenza di vitamina C è correlata ad ossa fragili. In studi animali la polpa d’arancia ha migliorato in modo significativo la densità ossea e altri studi hanno riscontrato livelli più alti nelle donne che assumevano integratori di vitamina C. Bene scegliere arance, fragole, papaia, cavolini di Bruxelles, peperoni, meloni cantalupo, ananas, kiwi e cavolfiore.

Nigella sativa (cumino nero).
In studi su animali è stato dimostrato che la Nigella sativa può fare regredire l’osteoporosi.

Cumino.
Uno studio sugli animali del 2008 ha dimostrato che i semi di cumino inibiscono la perdita di densità ossea e rafforzano le ossa come gli estrogeni.

Cioccolato.
La densità ossea è legata all’assunzione di magnesio (9), ma tali livelli si abbassano con l’età (10). Il nostro corpo ha bisogno di magnesio per convertre la vitamina D nella sua forma attiva e per assorbire il calcio. Il cioccolato fondente contiene 176 mg di magnesio ogni barretta da circa 80 grammi; fate attenzione che sia biologica e più pura possibile con almeno il 70% di cacao.

Fonte:
http://nucbatchem.wordpress.com/2014/12/15/bere-latte/

Pubblicato da mobertos

La nostra società è dominata da gente folle che persegue scopi malati. Penso che veniamo gestiti da fanatici con obiettivi fanatici, ed è probabile e che sarò io ad essere considerato pazzo per quello che ho deciso di postate qui sul blog "Esci dal Cerchio". E' questa la cosa folle! La frase è di John Lennon che ho adattato. A lui devo il merito di una certa influenza durante la mia gioventù. Da giovane avevo tanta energia e il mondo degli adulti non mi piaceva; entravo sempre in conflitto con chi voleva impormi qualcosa. Perché loro sapevano! Fin da piccolo, avevo capito invece che per imparare dovevo vivere quella cosa in prima persona. Potevano dirmi quello che volevano ma se avevo deciso di farla, la facevo, a tutti i costi. Pensavo che dovevo sperimentare sulla mia pelle le nuove esperienza che mi scoprivo giorno dopo giorno. Come si può capire, apprendere, sbagliare, senza vivere l'esperienza in prima persona? Che forse un uomo non deve mai sbagliare? Da qui la mia innata capacità ad affrontare ogni esperienza anche pericolosa, senza paura, anche al di sopra delle mie reali capacità anche pagando in prima persona. Il rischio mi ha sempre affascinato.