Giorno del Ricordo: la Medaglia d’Oro a Zara rilanciata a “Porta a Porta”

Ha destato emozione tra i dalmati ed in genere tra gli esuli adriatici la bella e veritiera trasmissione di Bruno Vespa Porta a Porta messa in onda da Rai 1 ieri, mercoledì 4 febbraio u.s..
 
In particolare ha suscitato vivo entusiasmo tra gli zaratini l’intervento del giornalista di guerra, Fausto Biloslavo, che si è chiesto come mai la Medaglia d’Oro al Valor Militare concessa a Zara dal Presidente Ciampi nel lontano 2001 non fosse mai stata consegnata per quattordici anni ed ha citato una lettera inviata dall’esponente dalmata Renzo de’Vidovich al Presidente della Repubblica, qualche giorno prima che fosse eletto l’on. Mattarella, per sottolineare che la richiesta era fatta all’Istituzione quando ancora non si sapeva chi sarebbe stato eletto.
 
Durante la trasmissione l’argomento è stato ripreso dall’on. Maurizio Gasparri che ha esplicitamente aderito all’iniziativa, sottolineando che avrebbe caldeggiato presso la Presidenza della Repubblica la richiesta di de’Vidovich dando, quindi, alla lettera del dirigente dalmata una valenza ed un’importanza di eccezionale portata.
 
Così, dopo i quattordici anni di assenza di ogni iniziativa per richiedere una consegna solenne della più importante decorazione militare al Gonfalone della Città di Zara, lungamente attesa da tutti gli esuli, dalmati e zaratini in particolare, ritorna di attualità un gesto simbolico atto a restituire agli esuli ed agli abitanti delle Terre adriatiche un permanente segno di riconoscimento della Patria per i loro sacrifici.
 
Consigliamo a quanti non hanno avuto occasione di vedere la trasmissione di Bruno Vespa, che costituisce un raro esempio di documentazione storica veritiera, asciutta e priva di ogni riferimento polemico o di sbavatura retorica, di visionare la trasmissione cliccando sopra il seguente link:

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-e50863f7-d9f0-4847-b785-0209304dd13f.html#p=0. 

Pubblicato da mobertos

La nostra società è dominata da gente folle che persegue scopi malati. Penso che veniamo gestiti da fanatici con obiettivi fanatici, ed è probabile e che sarò io ad essere considerato pazzo per quello che ho deciso di postate qui sul blog "Esci dal Cerchio". E' questa la cosa folle! La frase è di John Lennon che ho adattato. A lui devo il merito di una certa influenza durante la mia gioventù. Da giovane avevo tanta energia e il mondo degli adulti non mi piaceva; entravo sempre in conflitto con chi voleva impormi qualcosa. Perché loro sapevano! Fin da piccolo, avevo capito invece che per imparare dovevo vivere quella cosa in prima persona. Potevano dirmi quello che volevano ma se avevo deciso di farla, la facevo, a tutti i costi. Pensavo che dovevo sperimentare sulla mia pelle le nuove esperienza che mi scoprivo giorno dopo giorno. Come si può capire, apprendere, sbagliare, senza vivere l'esperienza in prima persona? Che forse un uomo non deve mai sbagliare? Da qui la mia innata capacità ad affrontare ogni esperienza anche pericolosa, senza paura, anche al di sopra delle mie reali capacità anche pagando in prima persona. Il rischio mi ha sempre affascinato.