Fu il primo passo verso la perdita della nostra personalità giuridica e della fine dell’Italia come nazione sovrana ed indipendente. Con il divorzio, compiuto con un semplice scambio epistolare tra Ciampi ed Andreatta, la nostra Banca fu dispensata dall’obbligo di sostenere la spesa pubblica nazionale.
Andreatta ricordo tale atto, dieci anni dopo il misfatto, come “una congiura aperta” tra lui e Ciampi. Si scelse deliberatamente di saltare il Parlamento affinché non vi fosse alcun dibattito e gli interessi contrari non potessero coalizzarsi.
Dal 1981 iniziò il violento declino del Paese che poco dopo fu condotto, sempre anche con il contributo fondamentale di Ciampi, in Maastricht e dunque dentro quella moneta criminale che prende il nome di Euro.
Il divorzio fu indispensabile per i passi ulteriori, un’Italia fortemente indebitata non ebbe alcuna resistenza alla richiesta di cedere sovranità e “mani pulite” spezzo le reni a tutti coloro che vedevano mal volentieri l’avvento del regime violento della grande finanza.
Ricordiamo Ciampi dunque per ciò che è, un Italiano che decise di tradire deliberatamente il suo Paese. Oggi sarà santificato, ma quando torneremo sovrani ed indipendenti, la storia sarà scritta per quello che è.
Avv. Marco Mori – blog scenarieconomici – Alternativa per l’Italia – autore de “Il tramonto della democrazia, analisi giuridica della genesi di una dittatura europea” disponibile on line su ibs
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