Il miglior medico per te

Ogni professionista nell’espletamento della sua attività si deve attenere a numerose leggi e regole/protocolli che non sempre agevolano il lavoro. 

Mi piacerebbe sapere quanti veramente credano in essi, quanti si sentono lesi nelle proprie capacità e libertà anche se la maggioranza li segue pedissequamente senza porsi grandi domande.

Ma quali sono le domande da porsi riguardo alle leggi ed ai “protocolli” da applicare in ogni ambito professionale?

Eccone alcune:

Semplificano l’attività svolta?

Consentono il rapido superamento delle usuali problematiche del settore?

Fanno lavorare bene e in serenità?

Chi ha cercato un cambiamento ed un miglioramento ponendosi in maniera critica nei confronti delle regole, inusuali, inefficaci ed imposte, sa bene che la risposta alle suddette è sempre no!

Cosa fare allora?

Con l’esperienza in un determinato settore ci si accorge che le norme di riferimento sono comunque un tantino interpretabili sia da chi le applica sia da chi deve farle rispettare e allora una diversa applicazione tesa al miglioramento dell’attività a chi/cosa può nuocere?

In realtà non nuocerebbe a nessuno, poiché il cliente ed il professionista ne gioverebbero senza ledere nessuno, tuttavia tutti gli altri, schiavi dormienti del sistema che vivono giudicando i propri simili, stanno lì pronti a colpire un comportamento che pur non lesivo segue un andamento inusuale per i parametri imposti.

Agire d’iniziativa con creatività per il bene comune spesso comporta l’espulsione dagli ordini professionali in quanto non più idonei a svolgere adeguatamente la propria attività, in realtà il sistema di regole su cui si basa ogni attività lavorativa espelle perché non si è più idonei ad obbedire ciecamente ed in totale asservimento, pertanto in questo “meccanismo” di lavoro schiavizzante l’individuo “attivo” che vorrebbe fare e farlo meglio viene schiacciato, eliminato.

Quindi quando ti rivolgi agli esperti(?) cosa accade in realtà?

Ti stai affidando ad una “macchina”, spesso inconsapevole, obbligata ad applicare delle norme e dei regolamenti che sono tutto fuorchè utili a fornire un reale miglioramento per il tuo problema in quanto che, senza di esse, col buonsenso e con l’esperienza dell’esperto, si otterrebbero risultati molto più rapidi, molto più efficaci e molto più convenienti.

Il professionista che ha percepito come limitanti le condizioni in cui lavora utilizza un approccio d’azione pseudo o semi professionale e di primo acchito potrebbe sembrare anche uno sprovveduto, invece, con il suo metodo bizzarro, trova le soluzioni in maniera più rapida e brillante; tale capacità creativa la si nota nell’immediatezza anche nel rapporto “face to face”.

Ora pensando ai professionisti della salute non si deve fare l’errore di pensare che un medico non sia sottoposto alle stesse limitanti ed abberranti regole che purtroppo gli impediscono di aiutare al meglio il cliente (paziente); il medico forse è il più prigioniero di tali assurde procedure che ostacolano il suo agire in favore del malato.

Tenuto conto di ciò a quale tipo di medico vi piacerebbe rivolgervi per qualsiasi vostro problema di salute?

Al professionista impeccabile e scrupoloso o al “dottorino” molto più alla mano ed affatto incosciente come potrebbe sembrare a prima occhiata?

Diciamo che non ci sarebbe altro da aggiungere… mi sento solo di far presente a chi vive ancora nel mondo delle favole che gli esperti di salute non sono quelli riconosciuti dal sistema, ma quelli che il sistema denigra, rigetta, attacca, espelle ed i motivi sono svariati, non limitati quindi a mere questioni di lucro.

Il miglior medico per te dovrebbe essere quello che ti allontana dalla paura della tua malattia, quello che ti tramanda delle nozioni che puoi trasformare in conoscenza attraverso la tua personale esperienza, quello che ti fa vedere il contrario di quello che ti è stato inculcato senza farti capire nulla dal pressante sistema di credenze in cui vivi.

Anche se, com’è ovvio, non si può essere a conoscenza di tanti argomenti ritengo che almeno in fatto di salute valga la pena capire come vanno/stanno veramente le cose e sapere quello di cui si ha veramente bisogno per fare una scelta consapevole.

La consapevolezza è la scintilla e l’energia del cambiamento.

Marcello Salas
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Pubblicato da mobertos

La nostra società è dominata da gente folle che persegue scopi malati. Penso che veniamo gestiti da fanatici con obiettivi fanatici, ed è probabile e che sarò io ad essere considerato pazzo per quello che ho deciso di postate qui sul blog "Esci dal Cerchio". E' questa la cosa folle! La frase è di John Lennon che ho adattato. A lui devo il merito di una certa influenza durante la mia gioventù. Da giovane avevo tanta energia e il mondo degli adulti non mi piaceva; entravo sempre in conflitto con chi voleva impormi qualcosa. Perché loro sapevano! Fin da piccolo, avevo capito invece che per imparare dovevo vivere quella cosa in prima persona. Potevano dirmi quello che volevano ma se avevo deciso di farla, la facevo, a tutti i costi. Pensavo che dovevo sperimentare sulla mia pelle le nuove esperienza che mi scoprivo giorno dopo giorno. Come si può capire, apprendere, sbagliare, senza vivere l'esperienza in prima persona? Che forse un uomo non deve mai sbagliare? Da qui la mia innata capacità ad affrontare ogni esperienza anche pericolosa, senza paura, anche al di sopra delle mie reali capacità anche pagando in prima persona. Il rischio mi ha sempre affascinato.