Fuori il TTIP dalla mia città

Cari amici!

Stop TTIP in Italia ha lanciato la campagna “Fuori il TTIP dalla mia città”. 

Firma la petizione online e diffondila ai tuoi contatti per dire ai sindaci, ai candidati sindaci e ai parlamentari di discutere del trattato in consiglio comunale e di opporsi.

Come forse saprai, i negoziati di questo accordo commerciale tra USA e UE stanno avvenendo a porte chiuse, senza consultare i parlamenti nazionali e tantomeno la società civile.

Infatti il TTIP è concepito per favorire le multinazionali, soprattutto americane, interessate a conquistare il mercato europeo, a danno delle piccole imprese e dei nostri posti di lavoro. Per eliminare ogni barriera al commercio, l’accordo abbasserà le regole e gli standard di qualità, specialmente per il cibo e per l’ambiente, mettendo a rischio anche la nostra salute. 

L’obiettivo del governo americano e della Commissione europea è concludere le trattative entro l’estate e per questo motivo ci siamo mobilitando. Oltre alla petizione, infatti, stiamo organizzando una grande manifestazione nazionale a Roma, il 7 maggio 2016.

Partecipa anche tu, gira questa email ai tuoi contatti e aiutaci a difendere il nostro territorio dalla speculazione dei grandi poteri economici e finanziari globali.

Grazie
La Campagna Stop TTIP

Firma la petizione FUORITTIP
http://www.progressi.org/fuorittip

Pubblicato da mobertos

La nostra società è dominata da gente folle che persegue scopi malati. Penso che veniamo gestiti da fanatici con obiettivi fanatici, ed è probabile e che sarò io ad essere considerato pazzo per quello che ho deciso di postate qui sul blog "Esci dal Cerchio". E' questa la cosa folle! La frase è di John Lennon che ho adattato. A lui devo il merito di una certa influenza durante la mia gioventù. Da giovane avevo tanta energia e il mondo degli adulti non mi piaceva; entravo sempre in conflitto con chi voleva impormi qualcosa. Perché loro sapevano! Fin da piccolo, avevo capito invece che per imparare dovevo vivere quella cosa in prima persona. Potevano dirmi quello che volevano ma se avevo deciso di farla, la facevo, a tutti i costi. Pensavo che dovevo sperimentare sulla mia pelle le nuove esperienza che mi scoprivo giorno dopo giorno. Come si può capire, apprendere, sbagliare, senza vivere l'esperienza in prima persona? Che forse un uomo non deve mai sbagliare? Da qui la mia innata capacità ad affrontare ogni esperienza anche pericolosa, senza paura, anche al di sopra delle mie reali capacità anche pagando in prima persona. Il rischio mi ha sempre affascinato.