Embarrassing di L.M.

Ho ascoltato il discorso in inglese di Renzi sull’agenda digitale europea.

Lasciamo perdere l’assurdità del fatto che a fare la lezioncina sullo sviluppo della rete in Europa sia il Presidente del Consiglio del Paese che ha inventato la “domandina per iscritto” e che ancora oggi considera il fax con la fotocopia del documento allegato un valido strumento di identificazione.

Lasciamo stare l’inglese dove i verbi sono tutti al presente, i sostantivi al singolare e patent si dice license.

Lasciamo perdere le risatine nel background della ministra di turno alle battutine del boss.

Quello che veramente sconvolge è l’assoluta insipienza tecnica dello speech, la totale vacuità dei contenuti, l’approssimazione terrificante dei concetti.

E’ vero. Ad un uomo politico non è richiesto di conoscere la differenza tra protocolli UDP e TCP, né di saper descrivere il TCP Three-way handshake, i tecnici ed i consulenti esistono per questo.

Quello che inquieta è la prosopopea con la quale si affronta alla garibaldina una problematica complessa dove al politico è richiesto di avere idee chiare sulle strategie e proposte concrete nell’immediato.

L’impressione del tutto personale che ne ho ricavato è che il primo, se non l’unico, obiettivo di Renzi fosse fare la sparata, la figura dello splendido.

Bene, se questo era lo scopo, secondo me non c’è riuscito.

La supercazzola in inglese, chiunque la faccia, non fa ridere perché, stranamente, gli stranieri la capiscono per quella che è: una stronzata.

Una volta eravamo imbarazzati per l’egotismo priapico di Silvione.

Da oggi, chi per lavoro è costretto a interfacciarsi con colleghi overseas, dovrà confrontarsi con la parabola di Meucci raccontata dall’unto del Signore 2.0 64 bit version.

Bene. Anzi, benissimo.

Dal blog di Beppe Grillo – 140710

Segue video trascrizione (sottotoli) della parabola.
Leggere e ascoltare per credere. Embarrassing!

http://www.youtube.com/watch?v=MNdzEQzkceg&feature=youtube_gdata_player

Pubblicato da mobertos

La nostra società è dominata da gente folle che persegue scopi malati. Penso che veniamo gestiti da fanatici con obiettivi fanatici, ed è probabile e che sarò io ad essere considerato pazzo per quello che ho deciso di postate qui sul blog "Esci dal Cerchio". E' questa la cosa folle! La frase è di John Lennon che ho adattato. A lui devo il merito di una certa influenza durante la mia gioventù. Da giovane avevo tanta energia e il mondo degli adulti non mi piaceva; entravo sempre in conflitto con chi voleva impormi qualcosa. Perché loro sapevano! Fin da piccolo, avevo capito invece che per imparare dovevo vivere quella cosa in prima persona. Potevano dirmi quello che volevano ma se avevo deciso di farla, la facevo, a tutti i costi. Pensavo che dovevo sperimentare sulla mia pelle le nuove esperienza che mi scoprivo giorno dopo giorno. Come si può capire, apprendere, sbagliare, senza vivere l'esperienza in prima persona? Che forse un uomo non deve mai sbagliare? Da qui la mia innata capacità ad affrontare ogni esperienza anche pericolosa, senza paura, anche al di sopra delle mie reali capacità anche pagando in prima persona. Il rischio mi ha sempre affascinato.